Sono stati giorni di forte polemica per il Concorso Scuola che in queste settimane si sta svolgendo e per il caos che ne è scaturito, anche in questo articolo abbiamo evidenziato tutte le problematiche che sono emerse durante lo svolgimento delle prime prove che hanno visto coinvolti migliaia di docenti in tutta Italia, una delle problematiche emerse che maggiormente ha creato scompiglio e polemiche è stata l’elevata percentuale di bocciati durante questa prima fase, una percentuale molto elevata mai registrata prima ad ora durante un concorso per il comparto scuola.
Caos Concorso Scuola: parla il Ministro dell’Istruzione
La cosa aveva attirato anche l’attenzione di alcuni deputati che avevano chiesto un’interrogazione parlamentare nei confronti del Ministro dell’Istruzione Giannini per spiegare tutte le problematiche emerse durante questa prima fase del Concorso, ebbene a distanza di una settimana il Ministro Giannini ha risposto ed è intervenuta sulla vicenda, lo ha fatto attraverso un’intervista rilasciata al Corriere della Sera dove il Ministro ha fatto chierezza sui punti poco chiari di questa selezione pubblica, che di fatto ha segnato una netta frattura tra i docenti e l’attuale Governo accusato di aver messo in piedi un Concorso Truffa.
I punti non molto chiari in tutta la vicenza non sono pochi, i docenti lanciano accuse precise ed evidenziano quali sono gli aspetti che secondo loro hanno messo fuori gioco molti colleghi, vediamo di seguito i vari aspetti:
- prima del concorso sono state accorpate alcune classi di concorso diverse tra loro, ovviamente le domande che sono state sottoposte ai docenti riguardavano tutte le classi accoprtate, con il risultato finale che molti docenti hanno dovuto rispondere a domande sulla quali non serano assolutamente preparati;
- in molte regioni ci sono molte cattedre disponibili ma i posti sono molto di meno, ad esempio in liguria i posti disponibili erano solo 4 quando in realtà ne erano molti di più;
- molte domande del test non permettevano ai candidati di avere il tempo di essere rilette e nel tempo stabilito era molto difficile terminare tutto, inoltre molti quesiti erano del tutto soggettivi, lasciando quindi spazio a interpretazioni nella correzione delle diverse commissioni.
- le griglie di valutazione sono state realizzate con molto ritardo e in maniera del tutto generica, ed anche questo lascia grandi margini di interpretazione;
- la prova d’esame pratica è stata diversa per ogni regione e come evidenziato oltre a non dare il tempo necessario per poter essere rilette erano molto lunghe, tanto da non avere il tempo materiale per poterla terminare, costringendo noi docenti a puntare per lo meno al minimo risultato.
Il Ministro Stefania Giannini nel corso dell’intervista ha dichiarato che secondo lei la percentuale dei docenti bocciati è nella norma, poichè il Concorso è proprio basato sulla selezione per ottenere candidati di qualità, secondo il Ministro la percentuale dei bocciati dovrebbe attestarsi intorno al 50% in pratica 1 su 2, ciononostante il MIUR al momento sta vigilando per verificare se vi siano state delle irregolarità poichè quando si effettuato Concorsi Pubblici su cosi larga scala la presenza di anomalie o irregolarità non è da escludere.
Nel corso dell’intervista il Ministro si è anche soffermata sul tema per percorsi abilitativi che i docenti devono seguire per ottenere l’abilitazione (SIS, PAS e TFA), che secondo il Ministro non c’è stata grande chiarezza, e proprio per questo nei prossimi mesi il Governo dovrebbe approvare una legge delega per eliminare tutti i percorsi formativi ed introdurre un percorso “unico e chiaro che sia abbinato al concorso, in modo da far sì che chi sceglie di fare l’insegnante, non lo prenda come un ripiego, ma una scelta di vocazione”.