Fino al 31 dicembre 2016 si potrà beneficiare delle detrazioni fiscali sulla ristrutturazione edilizia varata dal governo Renzi, nelle ultime settimane si è discusso molto sulla possibilità di prorogare gli incentivi anche nel 2017 e le ipotesi erano quelle di prorogare il bonus ma riducendo la percentuale degli sgravi fiscali, che ricordiamo ad oggi è del 60% delle spese sostenute. Inseguito all’immane tragedia del terremoto che ha colpito il centro Italia, lasciando sotto le macerie centinaia di morti il governo ha fatto sapere di voler mettere in campo un nuovo piano di investimenti dedicato all’ammodernamento del patrimonio immobiliare italiano, il premier ha ribattezzato il piano “Progetto Casa Italia”.
Ristrutturazione Edilizi, com’è la situazione nel nostro paese?
I dati indicano che il 70% del patrimonio immobiliare italiano è costruito senza le recenti norme antisismiche, numeri davvero inaccettabili per un paese che storicamente è sempre stato a forte rischio sismico, per cercare di risolvere il problema e mettere a norma il nostro paese occorrerebbero 40 o 50 miliardi per ristrurare il patrimonio edilizio pubblico e 100 miliari per il patrimonio privato, più o meno quanto speso in 40 anni per ricostruire senza prevenzione o facendone troppo poca, con una differenza, al netto dei danni e dei soldi il risparmio vero sarebbe stato sulle vite salvate nel terremoto che ha colpito il centro Italia.
Le nomre in parte ci sono, in parte andrebbero potenziate, attualmente è previsto un contributo per i privati che intendano mettere a norma le loro abitazioni dal punto di vista sismico, si va dai 100 ai 200 € al metro quadro fino ad un tetto massimo di 40 mila euro per singola unità immobiliare, non bastano a fare tutto perchè la stima di un intervento di consolidamento oscilla a seconda dei casi tra i 300 e gli 800 € al metro quadro, ma di sicuro è meglio di niente.
I soldi a disposizione sono quelli del fondo istituito nel 2009 quasi 1 miliardo di euro, ma il termine ultimo presentare le domande scade il 31 Dicembre 2016.
Viste il recente terremoto e le dichiarazioni in consiglio dei ministri del premier Renzi, nel 2017 gli incentivi verranno sicuramente confermati e probabilmente le aliquote delle detrazioni non verranno toccate, anzi potremmo assistere ad un leggero aumento proprio per sensibilizzare e coinvolgere quanti più proprietari di abitazioni possibili.
L’ennesima tragedia che ha colpito il nostro paese deve essere anche uno stimolo per adeguare un paese a forte rischio sismico e che ad oggi non è preparato, un modello da seguire dovrebbe essere quello del Giappone, dove il paese al mondo con il più elevato rischio sismico ha saputo risolvere il problema grazie all’uso di moderne tecnologie unite alla sensibilizzazione e incetivi mirati per la costruzione e l’adeguamente di tutte le abitazioni.