L’Imposta di Bollo come suggerisce lo stesso nome è un’imposta introdotta dal Governo nel 2012, applicata a determinate condizioni economiche su Conti Correnti, Libretti, Conti Deposito ed altre forme di investimento (Buoni Fruttiferi, Polizze Investimento,Deposito Titoli, Bond), viene pagata dal titolare di questi rapporti economico finanziari ed entra direttamente nelle casse dello Stato, l’importo di questa imposta non è unico, viene pagato una volta l’anno e in questa guida vedremo quali sono i criteri con i quali viene applicato e quali sono i soggetti obbligati a versare questa ennesima tassa allo stato italiano.
Imposta di Bollo: Che cos’è e Quando si Applica
Come abbiamo già anticipato l’Imposta di Bollo non è sempre uguale e non viene sempre applicata, la prima distinzione che la legge prevede è il tipo di soggetto infatti c’è differenza tra persone fisiche e soggetti che non sono considerati persone fisiche in base a ciò viene determinato l’importo da versare secondo quanto segue:
- 34,20 euro per le persone fisiche;
- 100,00 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Come dicevamo questa imposta non è sempre dovuta, la legge infatti prevede il pagamento solo nel caso in cui il cliente abbia una giacenza media superiore ai 5.000 euro durante l’anno solare, se ci si mantiene al di sotto di questa soglia l’imposta non è dovuta, la sua applicazione avviene al momento dell’emissione dell’estratto conto o del rendiconto ed è relativa al periodo rendicontato anche in caso di apertura e chiusura in corso d’anno.
Nel caso in cui il cliente sia titolare di diversi rapporti, cioè più conti correnti o conti correnti e libretti di risparmio l’imposta annua deve essere corrisposta per ciascun rapporto in essere.
Abbiamo visto che il pagamento scatta solo nel caso in cui si supera la giacenza media di 5.000 euro, ma come viene calcolata?
Per calcolare il valore medio vengono sommati tutti i saldi giornalieri del conto corrente o libretto, vengono poi divisi per il numero dei giorni di rendicontazione o di detenzione del rapporto, e viene poi ponderata la giacenza media di ogni rapporto per la quota di detenzione, se il risultato supera la soglia limite di 5.000 euro viene applicata l’imposta che viene automaticamente prelavata dai rapporti aperti che il cliente possiede.
Il valore dell’Imposta di Bollo è fisso e non varia in funzione della Giacenza sui rapporti, quindi anche in caso di giacenze di 500 mila euro il valore che verrà prelevato sarà sempre lo stesso che abbiamo evidenziato sopra.
Imposta di Bollo, Esempio Pratico
Ma facciamo qualche esempio pratico per comprendere al meglio il funzionamento ed il pagamento in presenza di più rapporti.
Il Sig. Rossi è cliente di Poste Italiane e possiede un conto corrente sul quale supera la media di giacenza di 5.000 € anno, e possiede anche 2 libretti (sempre con Poste Italiane) con importi inferiori a 10 €, in questo caso il Sig. Rossi pagherà l’Imposta per 3 volte, sul Conto Corrente ed anche sui due Libretti anche se non superano i 5.000 euro di Giacenza.
Anche se può sembrare non equo la legge prevede questo, quindi a tutti coloro che sono possessori di più rapporti economici e sui quali ci sono pochi euro è consigliabile di chiuderli e spostare le piccole somme su un unico rapporto, in questo modo si evitano di pagare soldi inutili, avere rapporti aperti “a parcheggio” e non essere utilizzati oggi non conviene più.