La Professione di Infermiere nonostante per le mansioni lavorative che svolge sia un Lavoro cosiddetto “Usurante” per lo stato italiano non lo è, in compenso l’OSS (Operatore Socio Sanitario) viene invece considerato un lavoro usurante, è questa una delle tante contraddizioni che esistono in italia nel mondo del lavoro, anche se qualche tempo è stato presentato un’emendamento di legge il tutto è andato nel dimenticatio e la situazione è rimasta in stallo.
Lavori Usuranti, quali sono?
I lavori usuranti sono tutti quei mestieri che minano in modo serio e grave il fisico , che hanno incidenze di tumori e malattie professionali molto più alte che sulla media della popolazione per età e sesso, ma quali sono nel dettaglio i lavori considerati usuranti, vediamo nel dettaglio l’elenco completo aggiornato al 2017:
- Lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
- lavori nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- lavori nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
- lavori in cassoni ad aria compressa;
- lavori svolti dai palombari;
- lavori ad alte temperature;
- lavorazione del vetro cavo;
- lavori espletati in spazi ristretti;
- lavori di asportazione dell’amianto:
- lavoratori notturni a turni.
- lavoratori addetti alla c.d. “linea catena”;
- conducenti di veicoli pesanti, adibiti anche a servizi pubblici di trasporto.
L’infermiere non è lavoro usurante, l’OSS sì perchè?
Come abbiamo visto l’infermiere non rientra in questo elenco, l’emendamento che avrebbe previsto l’estensione del riconoscimento anche agli infermieri è caduto nel dimenticatoio e per ora sono tutelati solo gli OSS.
La suddetta proposta è stata scritta e presentata dall’On. Patrizia Maestri nel febbraio 2016 presso l’undicesima Commissione Lavoro Pubblico, tuttavia, l’atto non ha superato il rinvio e l’iter parlamentare si è interrotto, fermandosi alla risoluzione n° 07/00934.
Come abbiamo evidenziato, i lavoratori che svolgono la professione di OSS invece rintrano nella categoria di Lavori Usuranti, secondo quando prevede l’attuale normativa vigente in italia gli Operatori Socio Sanitari non possiedono una definizione specifica di compiti e questo li porta ed essere impiegati in reparti molto differenti tra loro e spesso pericolosi, in molti altri casi invece vengono sottoposti a mansioni di eccessiva responsabilità.
Questo richiede una tutela aggiuntiva rispetto agli infermieri, che invece sono protetti da un codice deontologico e da una legge specifica.
Molti OSS inoltre si trovano a fronteggiare condizioni di lavoro più dure ed anche l’ambiente di lavoro richiede molta più forza fisica, concentrazione, prontezza di riflessi e l’esposizione allo stress psicologico sarebbe più lunga.
C’è da considerare poi anche l’aspetto della crescita professionale che per gli OSS rispetto agli Infermieri è praticamente inesistente e vista la crisi del mercato del lavoro, che evidentemente non riguarda gli infermieri secondo lo stato, il beneficio dell’etichetta di lavoro usurante bilancia le negatività.
Cosa significa non rientrare nei Lavori Usuranti?
Per gli Infermieri essere esclusi dall’elenco dei Lavori Usuranti comporta non poche penalizzazioni anche sotto il profilo pensionistico, infatti nel caso la professione fosse riconosciutà come Lavoro Usurante gli Infermieri potrebbero avere i requisiti per accedere in maniera più facilitata all’ambita pensione ed essere di fatto esclusi anche dalla pensione anticipata che il Governo Renzi ha varato (APE, Anticipo Pensionistico), inoltre potrebbero beneficiare anche di miglioramenti nella loro professionalità lavorativa.
Come abbiamo evidenziato ad oggi la proposta di legge per modificare il tutto è ferma in commissione e non ci sono notizie rassicuranti sul suo iter costituzionale, migliaia di Infermieri italiani nel frattempo non possono fare altre che restare alla finestra ed attendere che al più presto l’emendamento di legge si sblocchi per proseguire il suo cammino verso l’approvazione.