Un argomento già accennato diversi giorni fa, ma ancora non ufficiale, lo stanziamento di 103 milioni di euro per il corpo dei Vigili del Fuoco. Attraverso la Legge di stabilità pare finalmente sbloccato lo stanziamento straordinario afferma il presidente Franco. Lo sblocco dello stanziamento del Governo permetterà di incrementare le assunzioni Vigili del Fuoco fino ad un numero pari a 1.700 unità dei Vigili del Fuoco, le cui graduatorie di idoneità ricordiamo sono già aperte a favore di tempi di attesa brevi.
Una grandissima notizia questa che in tanti attendevano, un’importante opportunità per numerosi territori che si trovano da tempo sotto organico, infatti a tal proposito proprio nella provincia di Varese, dove si è tenuta l’assemblea regionale ad esempio, si conta una carenza di 50 graduati capisquadra, ma tal situazione non è una novità per molte altre zone d’Italia, dove i Vigile del Fuoco in organico devono coprire i turni non coperti.
Attraverso il finanziamento di 103 milioni di euro voluto dalla Legge di Stabilità, si potrà così recuperare con la contrattazione di secondo livello la distanza che c’è i Vigili del Fuoco e gli altri corpi dello Stato, infatti circa l’80% dei 103 milioni di euro permetterà il miglioramento delle buste paga dei Vigili del Fuoco, grazie all’apertura della piattaforma contrattuale.
Come ben si sa da anni a differenza degli altri corpi del Ministero della Difesa, le retribuzioni dei Vigili del Fuoco sono infatti tra le più basse paragonate al resto dei corpi del Ministero della Difesa.
Novità per le nuove assunzioni in quanto le graduatorie di idoneità sono già aperte e dunque aboliti i tempi lunghi di attesa.
Una novità attesissima che finalmente porta una ventata di buon umore e speranza per tanti che non credevano più che tal stanziamento di denaro fosse possibile «Nella nostra provincia mancano circa 50 graduati capisquadra. In questo momento quelli in organico si sobbarcano i turni non coperti. A questo si aggiungono circa 30 vigili che vengo trasferiti per ricongiungersi alla moglie e ai figli se di età inferiore ai 3 anni, e non sostituiti perché la legislazione non lo prevede.
Una vera contraddizione» afferma Angelo Carella, segretario regionale e provinciale del Confsal, poi aggiunge “Altro aspetto importante è l’approvazione del Testo unico sul pubblico impiego dove il ministro Madia ha parlato di apertura imminente del contratto, che avviene a 2 anni dalla sentenza della Consulta e in linea con l’intesa sottoscritta dalla confederazione Confsal tra governo e sindacati”.