Quest’oggi cercheremo di fornire dei consigli utili agli OSA (operatori del settore alimentare) in relazione all’attestato Haccp, obbligatorio in Italia ai sensi del D.Lgs 206/2007, emanato in recezione della Direttiva Europea 2005/36/CE.
Sembra superfluo spiegare cosa sia e a cosa serva, visto che ormai tutti gli operatori hanno preso familiarità con la certificazione che ha sostituito l’ex-libretto sanitario, ci soffermeremo invece sul suo corso di validità per capire qual è la durata e la scadenza di questo importante documento e come procedere al suo rinnovo secondo quanto stabilisce la normativa.
Aggiornamento Haccp Obbligatorio
Precisiamo che, al pari dell’obbligo di conseguimento, l’obbligo di aggiornamento è stabilito dalla normativa in vigore, nella fattispecie:
- il D.Lgs. 193/07;
- il Regolamento CE 852/04;
- il Regolamento CE 853/04;
Il filo conduttore che collega questi tre riferimenti e li porta a sancire l’obbligatorietà dell’aggiornamento è la volontà di assicurarsi che tutti gli addetti, che per lavoro vengono a contatto diretto o indiretto con alimenti, ingredienti o cibi, rinnovino periodicamente le loro competenze in materia e le loro conoscenze riguardo i principi haccp e gli aggiornamenti normativi stessi.
Ogni quanto aggiornare l’attestato
Nonostante l’obbligo sia sancito dalla legge a livello Europeo e recepito a livello Nazionale, non c’è una disciplina unitaria riguardo alle tempistiche entro cui effettuare l’aggiornamento, la validità dell’attestato haccp varia, infatti, da regione in regione in base a delle normative territoriali.
La maggior parte delle regioni italiane ha fissato come durata del corso di validità dell’attestato 3 anni, esse sono:
- Abruzzo;
- Calabria;
- Campania;
- Emilia-romagna;
- Marche;
- Sardegna;
- Sicilia;
- Umbria;
- Valle d’ Aosta;
Le altre regioni hanno durate diverse, in Basilicata ad esempio vige l’obbligo di rinnovare l’attestato ogni anno, in Friuli ogni 2, ogni 4 Anni in puglia e ogni 5 anni in Toscana e Liguria.
Le rimanenti regioni vengono dette regioni autonome poichè hanno deciso di delegare ai dator di lavoro o ai titolari dell’attività la responsabilità di gestire e regolare la preparazione dei loro impiegati, stabilendo il periodo entro cui si deve provvedere all’aggiornamento.
Queste regioni sono:
- Lazio;
- Lombardia;
- Molise;
- Piemonte;
- Trentino;
- Veneto;
Ricordiamo però che autonomia non significa anarchia, infatti il rinnovo deve avvenire in modo ciclico, regolare e continuato nel tempo.
Come effettuare l’aggiornamento?
Secondo quanto stabilito dalla legge il rinnovo dell’attestato va effettuato tramite la frequenza di appositi corsi di aggiornamento haccp.
Si tratta di percorsi formativi sulle tematiche tipiche della sicurezza alimentare il cui programma, diviso in moduli, è disciplinato dalla normativa in vigore ed ha una durata di 8 ore.
Essi possono essere erogati dalle regioni o da provider ed enti autorizzati da esse in due modalità:
- Tramite lezioni frontali svolte in aula;
- Tramite corsi di aggiornamento haccp online svolti in modalità e-learning;
Alla fine di entrambi verrà effettuato un test finale volto a verificare l’effettivo apprendimento delle nozioni relative al corso, e una volta superato si otterrà l’attestato haccp aggiornato e riconosciuto.
A differenza del corso iniziale che differisce in durata in base alle mansioni dell’addetto del settore alimentare, il corso di aggiornamento è uguale per tutti gli operatori della filiera.
Tuttavia, esiste un’unica eccezione e riguarda chi ricopre il ruolo di Responsabile nelle aziende alimentari delle seguenti regioni:
- Calabria;
- Lazio;
- Liguria;
- Toscana;
Per questi soggetti il corso di aggiornamento avrà una durata di 12 ore.
Sanzioni per il mancato aggiornamento
Durante un’ispezione degli organi preposti al controllo, il mancato aggiornamento di un attestato haccp scaduto è punibile con multe e sanzioni.
Le multe sono previste nei casi in cui il datore di lavoro:
- non abbia un attestato valido/aggiornato;
- non abbia verificato che i propri dipendenti abbiano conseguito/aggiornato l’attestato;
Visto il carattere regionale della normativa, anche la disciplina sanzionatoria cambia da regione a regione e fa fede a decreti stabiliti dalle rispettive Giunte Regionali.