Dopo il tentativo di conciliazione fallito fra Governo e sindacati del comparto scuola arrivano ancora proteste e scioperi contro le assunzioni lontano da casa. Dopo l’incontro tenutosi con i sindacati gli stessi hanno annunciato lo sciopero per il giorno 17 maggio 2019, uno sciopero che tenterà di bloccare il progetto di regionalizzazione, per ottenere l’apertura del tavolo contrattuale e per far sì che il Governo affronti diversamente i temi del precariato e del personale Ata.
Sciopero Scuola: il 17 maggio, tutti insieme contro Governo e Ministro
Durante l’incontro tra i sindacati e il Ministero dell’Istruzione proprio il Ministero ha dichiarato la sua intenzione di aprire un tavolo di confronto a partire dal prossimo lunedì 8 aprile, ma i sindacati Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e Gilda irritati in quanto le loro proposte non erano state accettate hanno ufficialmente dichiarato sciopero.
Stefano d’Errico segretario nazionale Unicobas sottolinea a tal proposito che lo sciopero del 17 maggio sarà il secondo sciopero contro la regionalizzazione e si dice molto soddisfatto che su un tema di questa importanza si sia riusciti finalmente ad arrivare ad un’azione unitaria come noi auspichiamo da tempo, e ribadisce che con l’avvio della regionalizzazione il Governo ha perso ogni credito nei confronti del mondo della scuola, in quanto tale progetto provocherebbe una instabilità nel sistema scolastico italiano.