Sulla base dell’Accordo Stato-Regioni e Province autonome del 7 luglio 2016, ci sono delle figure che, per mantenere la propria qualifica, devono seguire un corso di aggiornamento con test finale. Tra queste, ricordiamo l’RSPP: il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Il corso in oggetto è disciplinato, poi, dal D.Lgs. 81/08, in particolare dall’articolo 32 comma 6. La durata complessiva dell’aggiornamento RSPP è di 40 ore, una durata sotto la quale per legge non si può andare.
Qual è l’obiettivo? Trasmettere agli RSPP tutte le ultime nozioni che riguardano la normativa in vigore, gli obblighi, i rischi che minano la salute e il benessere dei lavoratori. Una buona notizia è che le lezioni possono svolgersi in modalità e-learning, come sancito nell’allegato V dell’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016.
Ci sono, dunque, varie regole di fondo. Del resto, quello del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è un ruolo molto delicato e importante, indispensabile per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Tutti i dipendenti hanno il diritto di lavorare in ambienti consoni, improntati alla loro tutela e al comfort. Questo è lo scopo dell’attività dell’RSPP, che coordina un team di ASPP – Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione.
Il programma del corso di aggiornamento
L’aggiornamento degli RSPP si sofferma su alcune tematiche essenziali. Non ci riferiamo solo alle novità di carattere normativo, ma anche a quelle che sono connesse ai rischi e alla prevenzione degli stessi.
Ma andiamo con ordine. Il corso è incentrato, per cominciare, sull’Accordo Stato-Regioni e su concetti come la responsabilità civile e penale in merito alla sicurezza sul lavoro. In generale si analizzano il sistema legislativo, e le sue articolazioni legate a questo topic.
Si passano in rassegna anche tutti i soggetti coinvolti nella sicurezza in azienda, e si studiano i loro compiti e le loro competenze. Si procede con i fattori di rischio, che mettono potenzialmente in pericolo i dipendenti da un punto di vista fisico e psicologico: gli incendi, le esplosioni, gli agenti chimici e biologici, il mobbing e lo stress ecc.
L’aggiornamento abbraccia inoltre documenti come il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) e il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza). Si conclude con gli strumenti di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Come si evince da questa panoramica, è necessario che siano ampi sia la formazione sia l’aggiornamento dell’RSPP. Egli, in qualità di consulente tecnico del Datore di Lavoro, deve avere abilità e conoscenze molto vaste e trasversali. Come stabilito, l’aggiornamento va svolto ogni 5 anni ed è valido anche come aggiornamento dei Coordinatori della Sicurezza nei Cantieri (CSP/CSE).
Qualche informazione sull’RSPP
Finora abbiamo parlato dell’aggiornamento per RSPP: ma in cosa consiste il lavoro del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione?
Questa figura si dedica a numerosi compiti:
- individuare gli elementi di rischio ed elaborare strategie di prevenzione;
- monitorare e modificare i contenuti del DVR;
- ideare misure di sicurezza adatte ai singoli contesti (uffici, magazzini, stabilimenti, cantieri e così via);
- far sì che i lavoratori apprendano le norme più importanti;
- partecipare alla riunione periodica per la sicurezza con il datore di lavoro, il medico competente e l’RLS.
Ci sono dei casi in cui il datore di lavoro può essere anche RSPP (ovviamente soltanto per la propria impresa). Questo, per esempio, avviene nelle aziende agricole e zootecniche che non superano i 10 addetti, in quelle artigiane che arrivano a 30 addetti, in quelle industriali di 30 addetti a loro volta e per tutte le altre fino a 200 addetti.
In alternativa, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione può essere anche esterno e va designato da parte del datore di lavoro. Questa nomina è obbligatoria, mentre quella degli ASPP è facoltativa – anche se consigliata, in relazione alle dimensioni e caratteristiche dell’azienda.
Secondo il D.Lgs. 81/08, articolo 32, è fondamentale che l’RSPP abbia il diploma di istruzione secondaria superiore. È essenziale anche un percorso di formazione specifico, che si estenda dall’ambito legislativo a quello dei rischi. Come già sottolineato, è indispensabile un aggiornamento quinquennale per il mantenimento della qualifica. In particolare l’aggiornamento riguarda solo il modulo b per RSPP, mentre i moduli A e C sono crediti formativi permanenti e non devono essere più aggiornati.
I corsi di aggiornamento per RSPP di Progetto81
Un’azienda che mette a disposizione ottimi corsi di aggiornamento per RSPP è Progetto81. La mission è formare tecnici professionisti della sicurezza a 360°, affinché qualunque luogo di lavoro sia sicuro in tutte le fasi lavorative. Il corso è disponibile anche nella versione con crediti formativi professionali per Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti iscritti all’albo professionale.
I corsi si svolgono a distanza, grazie alle piattaforme e-learning. Ci sono tutor che rispondono a tutte le domande, ed esami finali online ripetibili gratuitamente. Le sedi si trovano in tre città italiane: Roma, Milano e Catania.
Progetto81 ha una certificazione UNI EN ISO 9001-2015, e offre un servizio di qualità a tutte le imprese dei settori ATECO. La parola d’ordine è “eccellenza”, così da soddisfare qualsiasi esigenza.