In alcuni casi per poter ottenere il Bonus da 200 euro 2022 (dedicato ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, autonomi, stagionali e disoccupati) è necessario compilare una Dichiarazione o Autocertificazione da presentare al datore di lavoro, questo fac simile da compilare da parte del dipendente lavoratore non sempre è obbligatorio, nell’articolo vediamo quali sono le categorie di lavoratori che devono compilarlo e presentarlo e quali sono i requisiti per poter ottenere il Bonus da 200 euro e quando viene pagato.
Dichiarazione Bonus 200 euro Dipendenti, ecco come fare
Prima di entrare nel dettaglio e vedere come, dove e quando compilare l’autocertificazione, ricordiamo a cosa serve il bonus da 200 euro e perchè è stato introdotto.
Questo Bonus dal valore di 200 euro è stato inserito all’interno del decreto legge aiuti 2022, un corposo pacchetto di norme che introduce aiuti economici per famiglie, privati e imprese, inseguito all’aumento dell’inflazione e del costo della vita, che ha messo in crisi moltissimi italiani già duramente provati prima dal Covid e poi dalle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina.
Tornando al Bonus, questo verrà pagato con la busta paga del mese di luglio 2022 e sarà una tantum, ovvero verrà pagato per un solo mese.
Per quanto riguarda l’accredito del Bonus da 200 euro nella maggior parte dei casi avviene in maniera automatica nella busta paga del lavoratore, ma in alcuni casi la normativa prevede la compilazione di un modello di autodichiarazione per far sì che il bonus 200 euro possa essere pagato al lavoratore dipendente che ne hanno diritto.
Questo novità è prevista dall’articolo 31 del decreto legge n.50 del 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 maggio scorso, nel quale viene evidenziato che l’indennità conosciuta come bonus 200 euro spetta in via automatica, ma solo “previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”.
La compilazione del modello di autocertificazione è a carico del lavoratore dipendente, una volta compilato con cura dovrà essere inoltrarlo al proprio datore di lavoro o al reparto della propria azienda che si occupa della parte fiscale e retributiva.
Ricordiamo che questo modello ha pieno valore legale, per tanto è importante dichiarare il vero, altrimenti le sanzioni possono essere molto elevate e severe.
Chi deve presentare autodichiarazione per avere diritto al bonus 200 euro
Ma esattamente chi deve presentare questo modello? Sono tenuti alla presentazione dell’autocertificazione tutti i lavoratori dipendenti (ad eccezione dei collaboratori domestici e degli stagionali) che ne soddisfano i requisiti, ossia chi tra le mensilità di gennaio e aprile 2022 ha goduto in almeno un’occasione del bonus contributi. Semplificando, spetta il bonus 200 euro in busta paga a chi tra i primi quattro stipendi dell’anno ne ha avuto almeno uno d’importo lordo inferiore a 2.692 euro.
Il bonus 200 euro spetta a diverse categorie di persone: lavoratori dipendenti, ma anche pensionati, titolari di Co.co.co., disoccupati percettori di Naspi o Dis-Coll, lavoratori dello spettacolo, stagionali, collaboratori domestici, autonomi senza Partita Iva e altri ancora.
Potrebbe dunque succedere che una persona rientri contemporaneamente in più categorie che danno diritto al bonus in oggetto. Tuttavia, i 200 euro possono essere erogati in una sola occasione, ed è per questo che ai lavoratori dipendenti viene chiesto di autocertificare di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18, ossia di non far parte delle seguenti categorie:
- comma 1 (e successivi): titolari di pensione, compresi trattamenti assistenziali come l’assegno sociale;
- comma 8: lavoratori domestici;
- comma 9: coloro che percepiscono un’indennità di disoccupazione, quindi ai titolari di Naspi e Dis-Coll;
- comma 10: percettori di indennità di disoccupazione agricola;
- comma 11: titolari di Co.Co.Co.
- comma 12: lavoratori che nel 2021 siano stati beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41;
- comma 13: lavoratori stagionali;
- comma 14: lavoratori dello spettacolo;
- comma 15: lavoratori autonomi senza Partita Iva;
- comma 16: incaricati alle vendite a domicilio, mentre nel comma 17 viene specificato che in alcuni casi il bonus 200 euro potrebbe essere pagato a settembre;
- comma 18: nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza.