Per essere considerati elettricisti abilitati è necessario essere in possesso di un diploma professionale a indirizzo elettrotecnico conseguito in una scuola professionale, eventualmente regionale. Di certo quella degli elettricisti è una figura professionale alquanto richiesta, per la quale sono importanti la preparazione teorica e al tempo stesso la capacità di scegliere e usare i migliori macchinari; occorre, inoltre, essere in possesso di una manualità adeguata. Gli elettricisti sono esperti in grado di garantire consulenze a seconda delle necessità dei clienti, e possono anche rivestire la funzione di addetti ai controlli di impianti elettrici di grandi dimensioni.
Il diploma per diventare elettricista
Come si è detto, un elettricista abilitato alla professione deve possedere un diploma che serve ad attestare le sue competenze. Per conseguirlo è necessario aver frequentato un corso di base della durata di tre anni, che garantisce una preparazione con materie di indirizzo di tipo teorico, a cui seguono due anni di specializzazione.
Ci sono istituti superiori che garantiscono agli allievi l’opportunità di seguire un apprendistato o un tirocinio in azienda nel corso del quinto anno. Se così non fosse, il tirocinio dovrebbe cominciare subito dopo che il diploma è stato ottenuto; il tirocinio non deve avvenire per forza in azienda ma si può seguire anche nel laboratorio di un artigiano.
Di per sé, comunque, il diploma professionale consente già di cominciare a cercare lavoro. Prima di consultare tutte le offerte di lavoro per gli elettricisti che si trovano online, conviene predisporre il proprio cv con la massima attenzione, riportando tutte le esperienze affrontate. Nel frattempo, si può anche pensare di seguire un corso di inglese per migliorare la propria padronanza della lingua.
Sbocchi professionali e altre strade da percorrere
Ma qual è la strada da seguire per trovare un posto di lavoro in qualità di elettricista? Per esempio, si può contattare un’agenzia per il lavoro, con la speranza di ottenere un colloquio con un’azienda. Le offerte e le opportunità sono tantissime, soprattutto per le persone disposte allo spostamento cambiando nell’eventualità città o regione.
Ci sono anche soluzioni alternative che meritano di essere prese in considerazione: per esempio, quella che prevede di mettersi in proprio. In questa eventualità, è necessario aprire la partita Iva per poi iscriversi alla Camera di Commercio e versare, quindi, una quota che consenta di diventare socio effettivo.
Dopo aver iniziato a lavorare come elettricista, e poi nel resto della propria carriera, è molto importante prestare attenzione alla necessità di seguire un aggiornamento costante. A questo proposito possono essere seguiti corsi dedicati alle tecniche e ai metodi più aggiornati; a volte corsi di questo tipo vengono organizzati dagli istituti di formazione o direttamente dalla Regione.
I corsi di aggiornamento sono essenziali per gli elettricisti, e in generale tutti i professionisti, che desiderano rimanere al passo con i tempi, anche per garantire ai propri clienti il servizio migliore possibile.
Quanto guadagna un elettricista
Un elettricista ha la possibilità di guadagnare cifre importanti nel caso in cui sia in grado di muoversi con abilità sul mercato. Ciò vuol dire saper promuoversi e raggiungere un bacino di clienti il più possibile ampio, per arrivare a uno stipendio netto di oltre 2mila euro al mese.
Al di là delle specifiche abilità, esistono diversi fattori da prendere in considerazione in relazione alla retribuzione di un professionista del settore. Per esempio, c’è da tenere conto della location in cui l’elettricista lavora e dei prezzi proposti, ma anche della concorrenza sul mercato. Come si può facilmente intuire, preventivi troppo elevati rischiano di risultare poco convenienti per la clientela.
Le doti richieste a un bravo elettricista
Per svolgere il lavoro di elettricista non è necessario essere in possesso di uno specifico titolo di studio. Ciò non toglie, però, che una formazione culturale di base possa costituire in ogni caso un valore aggiunto, tale da accrescere reputazione e valore. Nel novero delle doti richieste a un bravo elettricista ci sono la manualità e la capacità di padroneggiare gli attrezzi del mestiere, indispensabili per garantire ai clienti la certezza di un risultato adeguato.
I clienti soddisfatti non solo si fidelizzano, ma favoriscono il passaparola. Lo stipendio mensile, inoltre, è influenzato sia dal ruolo ricoperto che dalla specializzazione.
Un elettricista generalista si deve accontentare di una retribuzione compresa fra i 1.200 e i 1.500 euro, ma questa remunerazione di base può aumentare a mano a mano che l’esperienza cresce. In sintesi, un professionista altamente specializzato può arrivare a portare a casa ogni anno fino a 40mila euro o oltre.