Diventare un consulente di banca non è affatto un percorso formativo semplice, e non sono in tanti a tentare di realizzare questo piccolo ma grande sogno. Diventare un libero professionista è pur sempre stimolante e rende ogni giornata avvincente per diversi motivi; il consulente finanziario deve essere una persona flessibile e capace di mettere a disposizione dei suoi clienti determinati servizi.
Trattandosi di un settore davvero specifico, quello del mondo della finanza e dell’economia in generale, un individuo deve seguire un percorso formativo ben scandito dagli studi e non solo: ecco come si diventa un consulente finanziario.
Imparare a servirsi di strumenti tecnologici
Oggi giorno è fondamentale conoscere i metodi corretti con i quali bisogna servirsi dei vari strumenti tecnologici. Tra le skill che possono risultare molto utili per un consulente finanziario, specialmente in ottica di acquisizione clienti, c’è la capacità di realizzare delle presentazioni multimediali accattivanti e chiare.
Pertanto includere nel proprio percorso formativo un corso di presentation design per powerpoint come ad esempio quello proposto su mauriziolacava.com, portale di una delle agenzie più autorevoli in materia, può avere un impatto molto positivo.
Infatti, un powerpoint potrebbe essere fondamentale nel momento in cui si deve imbastire un discorso elaborato con un accompagnamento visivo e grafico, con tabelle specifiche dove inserire i dati finanziari da esporre e analizzare.
La professionalità è una prerogativa, e passa anche attraverso l’utilizzo di certi software e applicazioni; con questi ultimi si possono formulare dei piani di marketing per un’azienda.
Seguire un corso di Laurea in Economia
Siccome bisogna diventare esperti non solo in finanza, ma anche in economia e marketing, è chiaro che il corso adatto da seguire all’università riguarda proprio questi elementi. Infatti, un corso triennale di Laurea in Economia è la miglior soluzione per iniziare a costruirsi il proprio percorso verso l’obiettivo da conseguire. In questo primo frangente si dovranno apprendere i vari rudimenti in scienze matematiche e statistiche, mentre in un secondo momento ci sarà spazio per approfondire i settori giuridici ed economici.
Una volta terminato il percorso triennale, si dovranno proseguire gli studi specializzandosi con altri due anni, completando quindi con la magistrale in Economia.
Tuttavia, potrebbero mancare degli esercizi pratici durante questo lasso di tempo, anche per la specifica tipologia di studi, e quindi si dovrebbero colmare le lacune attraverso un Master in Finanza, dove si assorbiranno le nozioni essenziali per acquisire una certa proprietà di linguaggio settorializzato.
Accedere all’Albo Unico Nazionale per Promotori Finanziari
Nel momento in cui si sono terminati gli studi, si possiedono le abilità tali per esercitare la libera professione di consulente finanziario, sia per conto di una banca che per un’azienda. Ma non bastano “soltanto” la laurea magistrale e il Master, bensì è obbligatorio superare l’esame OCF, ovvero un test di valutazione con il quale si è idonei all’iscrizione presso l’Albo Unico Nazionale per Promotori Finanziari.
La prova è strutturata con 60 domande a risposta multipla, alle quali bisogna rispondere entro 85 minuti; i punti a disposizione sono 100, ma il test può dirsi superato se si raggiunge un punteggio pari a 80 (quindi 40 risposte corrette).
Quali sono le competenze acquisite a questo punto?
Può dirsi concluso il percorso formativo per un consulente finanziario quando egli risulta iscritto all’Albo Unico Nazionale. Ciò significa che le competenze acquisite a questo punto sono diverse, flessibili e importanti per poter esercitare questa professione per conto di un’azienda o di una banca: si sarà in grado di analizzare i dati finanziari, di creare un piano strategico di marketing e di branding.
Nel momento in cui si entra nel mondo della finanza, bisogna essere abili grazie ad una caratteristica in particolare: il problem solving.
Ma anche l’essere persuasivi è fondamentale, come accennato in precedenza, e saper ascoltare il cliente equivale a trovare le giuste soluzioni alle sue esigenze. Saper leggere i dati economici, avanzando delle previsioni di mercato relative a molteplici settori, è una skill imprescindibile.
Diventare un consulente bancario
Quando si diventa consulenti finanziari gli sbocchi lavorativi sono tantissimi, tra cui il poter lavorare per una o più banche. Nel momento in cui si realizza che la finanza è una passione vera e propria per sé stessi, allora stipulare delle collaborazioni con degli istituti bancari può essere la miglior decisione da prendere arrivati a questo punto. Dopo tanti anni di studio, d’altronde, è così che si può restare aggiornati costantemente, e lo si fa mettendosi in gioco.
La professione in questione viene regolata dalla direttiva MIFID europea (dal 2007 in Italia), e comprende attività differenti come la consulenza, ma anche il saper investire.
Si possono svolgere tali mansioni in autonomia o per conto di un’importante banca, ma è importante saper occuparsi della gestione del portafoglio del o dei clienti per i quali si lavora, nonché conoscere i metodi corretti per elaborare una strategia finanziaria (acquisto e vendita), analizzando i dati in precedenza e successivamente ad una qualsiasi operazione.