I giovani che desiderano intraprendere la carriera di avvocatura sanno che si tratta di un percorso tortuoso e complesso, ma che può dare immense soddisfazioni. Dopo la laurea in Giurisprudenza e il tirocinio presso uno studio legale (di durata di 18 mesi) è necessario infatti superare l’esame da avvocato. Abbiamo raccolto una serie di consigli per arrivare al fatidico giorno sicuri e preparati.
Sfruttare tutte le occasioni di apprendimento pratico
Durante il tirocinio ma anche in tutti i momenti in cui può esserci uno scambio proficuo di conoscenze con un esperto del settore legale, è possibile imparare concetti preziosi e idee da mettere in pratica. Il futuro avvocato che ha l’occasione di affiancare un bravo professionista del foro dovrebbe approfittare di ognuna di queste occasioni.
L’apprendimento sul campo infatti è fondamentale sia per cementificare le conoscenze teoriche sia per imparare a metterle in pratica, il che sarà prezioso in fase d’esame.
Seguire un corso apposito
Un corso di preparazione all’esame di avvocato non è solo un momento di recupero e ripasso di tutti i concetti già studiati all’università, ma soprattutto un modo per esercitarsi in maniera pratica sulle prove che si affronteranno. Le scuole che offrono questo tipo di formazione sanno infatti che l’esame verterà su prove orali e risoluzioni pratiche, quindi la preparazione in questi campi è indispensabile.
Seguendo un corso erogato da professionisti è possibile confrontarsi su casi reali e situazioni possibili, studiare insieme agli altri corsisti e affrontare più serenamente le prove d’esame.
Preparare il materiale di studio per un ripasso ragionato
Insieme alla parte pratica, anche la teoria va ripassata in modo sistematico e ragionato così da non rischiare di dimenticare importanti passaggi.
La scelta del materiale su cui ripassare dipende dallo studente: che preferisca le dispense online, il codice cartaceo o altri metodi, dovrà creare un percorso di ripasso che non tralasci nessuna cruciale informazione.
È bene stabilire un periodo di studio intenso e poi uno per il ripasso più veloce, ma comunque esaustivo, di tutto il materiale.
Imparare a gestire lo stress
Ogni prova d’esame, si sa, provoca una certa ansia in chi viene sottoposto a domande, prove pratiche e interrogazioni. Per questo è utile inserire nella preparazione all’esame da avvocato anche dei momenti per imparare a gestire questo stress.
Usarlo come carburante, e non come ostacolo, è l’obiettivo finale. Lo si può fare apprendendo tecniche di respirazione e meditazione, sfruttando i momenti liberi per dedicarsi a un hobby e calcolando in modo preciso i tempi del riposo. Si arriverà così all’esame sereni e senza troppe nottate insonni alle spalle.
Non arrendersi alle difficoltà
Il mestiere dell’avvocato è fatto, come dicevamo, di successi e di notti in bianco. Così è nel periodo in cui si prepara l’esame e così sarà una volta ottenuta l’abilitazione. Per questo chi intraprende questa carriera deve essere dotato anche di una buona tempra: determinazione e voglia di farcela non devono mancare mai.
Neanche davanti a un ostacolo, neanche davanti a un fallimento. Se la prima prova dell’esame da avvocato non viene superata, testa bassa e ricominciare a studiare, senza mai dimenticare il vero motivo per cui si sta facendo tutto questo, ovvero la passione per questo lavoro.
Cosa fare se non si supera l’esame
Davanti a una sconfitta, ci si potrebbe scoraggiare. Non è il caso, però, di un giovane avvocato o di una giovane avvocata che desiderano intraprendere la professione con passione e grinta.
Loro saranno pronti a rimettersi in gioco, a cercare un nuovo corso di preparazione all’esame di avvocato, a chiedere consigli agli esperti, a ritentare ancora e ancora finché non raggiungeranno il risultato sperato. Spesso le piccole delusioni in fase di preparazione possono rivelarsi preziose occasioni di apprendimento in tutti i campi, compreso quello accidentato e tortuoso del mondo giuridico.
Un professionista dell’avvocatura deve saper parare i colpi, sia da parte dell’avversario giuridico sia da parte di un caso particolarmente complesso. Per questo imparare a sfruttare il fallimento come occasione per migliorare i propri punti deboli tornerà utile nel corso della carriera futura.
Una volta superato l’esame e iniziata la propria carriera nell’avvocatura, le batoste ottenute faranno da combustibile per rimanere concentrati e pronti ad affrontare ogni altra sfida.