Un’ottima notizia sul fronte nuove Assunzioni e Concorsi presso gli Enti Locali e le Province per il 2015, grazie al Decreto Legislativo “Enti Locali” approvato dal Governo in questi giorni molti giovani che sono in cerca di un Lavoro o di un’Occupazione potranno rivolgersi direttamente all’amministrazione del proprio Comune di Residenza, un Decreto che quindi finalmente ha sbloccato le Assunzioni anche presso le amministrazioni locali e le Province che potranno indire dei Concorsi per effettuare Assunzioni anche a tempo Indeterminato.
Decreto “Enti Locali” come Funziona?
Per capire quali novità porta l’Approvazione di questo nuovo Decreto Legge bisogna fare un passo indietro di un anno e capire come funzionava il tutto prima di questo Decreto, la Normativa attiva nel 2014 imponeva ai Comuni di destinare tutte le risorse per effettuare le assunzioni, all’immissione nei ruoli dei vincitori dei concorsi pubblici collocati nelle proprie graduatorie vigenti e alla ricollocazione nei propri ruoli delle unità soprannumerarie destinatarie dei processi di mobilità, per tanto tutte le Assunzioni che venivano effettuate violando questa norma erano tutte considerate nulle.
Da oggi grazie al nuovo Decreto Legislativo “Enti Locali” saranno direttamente le Province e gli Enti Locali ad effettuare le Nuove Assunzioni attraverso la Banditura di Concorsi Pubblici, questo ovviamente nel caso in cui le graduatorie vigenti siano tutte esaurite e venga accertato che tra il personale delle province manchino tali figure.
Le Assunzioni potranno essere fatte anche nel caso in cui i Comuni abbiano sforato il patto di Stabilità inoltre il Decreto appena approvato annulla i blocchi imposti sulle Assunzioni messo lo scorso 2014 e valevole per gli anni 2015 e 2016.
Per quanto riguarda i Lavoratori delle varie Province che sono in comando o distaccati presso altre pubbliche amministrazioni potranno essere trasferiti in maniera definitva se i limiti di spesa e di dotazioni organiche lo consentiranno, per i dipendenti delle Province addetti ai servizi per il lavoro saranno invece trasferiti alle Regioni.