L’ingegnere gestionale è una figura professionale molto ricercata nel mercato del lavoro, grazie alle conoscenze trasversali che ha modo di acquisire durante il suo percorso di studi e alle competenze spendibili, praticamente, in ogni settore di attività.
Il piano di studi in ingegneria gestionale, di fatto, contempla materie che riguardano la gestione e riorganizzazione aziendale a 360 gradi, dalla contabilità al marketing, dai processi produttivi, fino allo studio dei materiali, senza dimenticare l’informatica, l’analisi dei dati ed il budgeting aziendale.
È quindi un professionista preparato per affiancare i manager aziendali e i dirigenti nell’ottimizzazione dei processi produttivi e dell’organizzazione delle risorse umane, per rendere più efficiente l’intera macchina aziendale.
In virtù di questa forte richiesta da parte del mercato del lavoro e dal crescente numero di iscritti che questa facoltà conta ogni anno, molti atenei si sono attrezzati per includerla nella propria offerta formativa.
Anche le più recenti università telematiche si sono attrezzate per erogare questo corso di studi a distanza, permettendo a chi non ha la possibilità di raggiungere la sede fisica degli atenei statali, di conseguire un titolo di studio altamente spendibile nel mercato del lavoro.
Scegliere una laurea in ingegneria gestionale online permette di acquisire le medesime conoscenze normalmente raggiunte in un percorso di studi presso una qualunque altra università tradizionale, e conseguire una laurea di pari valenza. I titoli di laurea rilasciati dalle università telematiche riconosciute dal Miur, infatti, hanno la stessa validità legale di quelli rilasciati dalle università statali.
Cerchiamo ora, però, di conoscere più da vicino questa figura professionale e capire nel dettaglio quali sbocchi lavorativi può offrire.
Come si diventa ingegnere gestionale
Conseguire una laurea in ingegneria gestionale è uno step imprescindibile per svolgere questo mestiere e conseguire un titolo di studio ufficialmente riconosciuto da aziende ed enti pubblici.
Questo, però, non basta.
Un passaggio obbligatorio per poter diventare ingegnere gestionale è conseguire l’abilitazione professionale.
Questa si raggiunge iscrivendosi all’Albo professionale del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Oltre a essere una condizione propedeutica per poter esercitare la professione, l’iscrizione all’Albo rappresenta anche un’ottima occasione per intessere relazioni proficue con colleghi più esperti e fregiarsi di un riconoscimento in più a livello professionale.
Quali sbocchi lavorativi per l’ingegnere professionale
Secondo uno studio pubblicato da Unioncamere lo scorso anno sul fabbisogno di Laureati nel 2021-2025, quella dell’ingegnere gestionale è una figura lavorativa che si affermerà ai primi posti tra le ricerche professionali da parte delle aziende, pubbliche o private che siano.
Il tasso di occupazione rilevato dal medesimo studio, infatti, è tra i più alti in assoluto, attestandosi al 96%.
Questo perché l’ingegnere professionale, grazie al percorso formativo seguito, acquisisce una forma mentis dinamica, flessibile, in grado di trovare soluzioni rapide ai più disparati problemi di gestione aziendale e più di tutto sviluppare competenze modellistico-quantitative, matematiche e in ambito economico, utili in tutti i processi di decision making.
Alla luce di questo, gli sbocchi professionali di un laureato in ingegneria gestionale vanno dalla gestione dei Big Data all’Innovation Management, dalle consulenze del settore IT al Marketing, dall’analisi e consulenze del settore vendita fino all’Operations Management, senza tralasciare il Business Analysis, il Management della Cyber Security e il Controllo Qualità.
Un ingegnere gestionale può anche lavorare nel settore pubblico, negli uffici tecnici di tutte le Amministrazioni Pubbliche e in qualità di Docente nelle scuole pubbliche e private.
Grazie alla sua laurea può insegnare, infatti, materie come Matematica, Fisica, Tecnologia e molte altre ancora.
Quanto guadagna un ingegnere gestionale?
Nel caso dell’ingegneria gestionale, in linea di massima, gli stipendi medi sono piuttosto alti. Si parte, di solito, da un minimo di 27 mila euro annui lordi, raggiungibili nei primi anni di carriera, per arrivare, a metà carriera, quando si saranno accumulati almeno 5-6 anni di esperienza sul campo, anche a sfiorare i 40 mila euro annui.
In qualità di ingegnere gestionale senior, quindi con oltre 10 anni di esperienza alle spalle e lavorando per importanti aziende, si possono toccare anche i 70 mila euro in qualità di impiegato o i 90 mila euro in qualità di top manager.